“Rumore di Acque”, lo spettacolo di Teatro delle Albe a Cartoceto

12419224_1058186050871633_1746227924289109327_oCARTOCETO – Domani, mercoledì 9 marzo, a partire dalle ore 21.00, presso la Chiesa Collegiata di Santa Maria della Misericordia, verrà presentato al pubblico lo spettacolo “Rumore di Acque” a cura del Teatro delle Albe – Ravenna Teatro, interamente dedicato alla tragica problematica dei profughi siriani e al dramma delle morti nel Mediterraneo.

L’iniziativa è stata organizzata dall’associazione culturale Teatro Aenigma per il Progetto “Ombre, tracce, evanescenze 2016“, dalla Parrocchia di Santa Maria della Misericordia di Cartoceto e dalla Diocesi di Fano, Fossombrone, Cagli e Pergola nell’ambito delle celebrazioni per il Giubileo Straordinario per la Misericordia indetto da papa Francesco. Lo spettacolo, ad ingresso libero e gratuito, ha ricevuto inoltre il patrocinio di Amnesty International e si avvale della partecipazione della Cooperativa Sociale Labirinto di Pesaro.

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Il testo, di Marco Martinelli, è interpretato dall’attore Alessandro Renda; è stato tradotto in diverse lingue (inglese, francese, tedesco, spagnolo, rumeno) e accolto con grande interesse in Europa, negli Stati Uniti e nell’America Latina. Ideazione di Marco Martinelli e Ermanna Montanari, regia Marco Martinelli, musiche originali di Guy Klucevsek, spazio e costume di Ermanna Montanari, luci di Enrico Isola.

"Rumore di Acque" - Foto di Cesare Fabbri

“Rumore di Acque” – Foto di Cesare Fabbri

Un generale monologante che costituisce in realtò un “medium”, attraversato da un popolo di voci e di volti che lo assediano, il popolo degli annegati, quello che neanche la sua indole burocratica riesce a ridurre a mera statistica. Sono gli scomparsi che si rendono presenti attraverso di lui: lui malgrado. Il generale è solo sulla sua isola sperduta nel Mediterraneo, ma è attorniato dai morti che non lo lasciano in pace, che lo tormentano, che gridano per essere “ricordati” non solo come numeri.

Per la nuova versione scenica pensata per essere rappresentata anche in spazi non teatrali,  l’autore, Marco Martinelli, che ha raccolto per alcuni anni in Sicilia racconti di traversate, scrive: “Che cos’è la cultura, che cos’è il teatro, da Sofocle a Brecht, se non un cerchio ideale in cui l’umanità riflette sulla violenza e sulle contraddizioni drammatiche che la lacerano? Questo a mio avviso significa prendere sul serio le parole “cultura” e “teatro”, affrontando i nodi “capitali” della propria epoca. E tra questi la tragedia dei migranti e dei profughi: in relazione a questi “sacrifici umani”, a questa ecatombe senza fine, cosa può fare il nostro Vecchio Continente? L’Europa è davanti a una sfida che mette in gioco la sua stessa esistenza: deve dimostrare di essere all’altezza di questo momento storico, decisivo al fine di delineare la propria identità: un’Europa delle merci e dei burocrati, un’ Europa impaurita in balia dei populismi arroganti, o un’Europa dei valori veri e della solidarietà come fondamento indispensabile di civiltà?”.


Informazioni su Andrea Contenti

Attualmente in servizio presso la Pro Loco di Cartoceto come volontario, dopo avervi prestato il Servizio Civile Nazionale 2015-16.
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